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Il plurilinguismo che non piace a (certa) sinistra.

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Sanca, sinistra veneta indipendentista, denuncia di essere stata esclusa dalla manifestazione «No al razzismo» del 27 ottobre a Treviso per aver chiesto di tradurre il relativo appello anche in lingua veneta.

Si rafforza, purtroppo, ancora una volta l’impressione che il mantra della sinistra (e non solo) sul plurilinguismo valga laddove, come in Sudtirolo, serva a rafforzare la lingua franca nazionale e venga invece rifiutato e combattuto dove ad aproffittarne sarebbe una lingua diversa. Il denominatore comune sarebbe quindi il rafforzamento (o il non indebolimento) della lingua italiana e non già il plurilinguismo in quanto tale.

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