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Un campo Hobbit a Castel Roncolo?
Nella struttura comunale La “Compagnia dell'anello”, che iniziò a scrivere canzoni «perché per i “fascisti” non cantava nessuno»

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di Marco Pagot

Nel 1977 il Fronte della Gioventù, organizzazione giovanile del Movimento Sociale Italiano, organizza il primo “Campo Hobbit”, ritrovo estivo per i giovani rautiani in contrasto con la dirigenza del partito. In quell’occasione naque il gruppo La Compagnia dell’Anello, poi concretizzatosi nei succesivi Campi Hobbit fino a realizzarne il concerto conclusivo della terza edizione. [in questa sede evitiamo di concentrarci sull’assurdo utilizzo di Tolkien da parte dei neofascisti, limitandoci a consigliare il libro Difendere la Terra di Mezzo]

Bortoluzzi, tra i fondatori della Compagnia dell’Anello, racconta della sua esperienza precedente per il “Gruppo Padovano Di Protesta Nazionale”:

Abbiamo iniziato nel 1974 a scrivere canzoni per la nostra gente, perché per i “fascisti” non cantava nessuno. Cantavamo la nostra rabbia, l’ingiustizia, l’emarginazione, ma eravamo anche catturati dal desiderio di gettare in faccia al potere tutta l’ironia beffarda dei nostri 20 anni.

Una genesi che non lascia molto spazio a dubbi sulla connotazione ideologica del gruppo e dei suoi componenti.

Il 28 aprile, giorno della fucilazione del fuggitivo Benito Mussolini, La Compagnia dell’Anello dovrebbe suonare a Bolzano, precisamente a Castel Roncolo, dice un manifesto che gira sul web.

Il manifesto della serata a Castel Roncolo

Castel Roncolo, come Castel Mareccio, è amministrato dalla Fondazione Castelli del Comune di Bolzano. La Fondazione lo gestisce affittandolo anche a soggetti privati… in questo caso CasaPound. Gli organizzatori del concerto, CasaItalia e Rockaforte, sono due “sigle” che in pochi non saprebbero ricondurre al movimento fascista. La prima è l’associazione utilizzata in passato per ottenere uno spazio IPES per farne una libreria, poi chiusa, mentre la seconda è l’attuale sede della sezione bolzanina. “Ma sono un partito regolarmente eletto”, “un’associazione” certo, ma questo non li rende più accettabili ai nostri occhi. Karl Popper, nel suo paradosso dell’intolleranza, ha già dimostrato come sia necessario non tollerare gli intolleranti. Nel nostro caso dobbiamo essere intolleranti, visto che si tratta di un partito che rivendica apertamente il fascismo e i cui membri, spesso pure quelli eletti nelle istituzioni, sono stati protagonisti di diverse aggressioni. Anche a Bolzano.

Nel 2010 il concerto degli ZetaZeroAlfa (ZZA) aveva trovato forte opposizione, tanto da obbligare Gianluca Iannone (fondatore di CasaPound e frontman degli ZZA) e i suoi a forzare, letteralmente, uno spazio per potersi sfogare nella cinghiamattanza tipica delle loro esibizioni. Questa volta riuscirà la società civile bolzanina a dimostrare un sussulto di antifascismo, impedendo che un gruppo simile si esibisca in un luogo pubblico?

Le scuse come “sono soggetti come tutti gli altri” non basteranno a difendere quanti si nasconderanno dietro alla presunta legittimità di una concessione di spazi pubblici. I Comuni che non danno spazi ai fascisti esistono e lo fanno sulla base di “mozioni antifasciste”, già approvate anche in alcuni comuni della regione e proposta anche a Merano. Bolzano è colpevolmente in ritardo ma può iniziare il lavoro impedend questo concerto.

No, nessun Comune è costretto a dare sale pubbliche ai nazi. Se lo fa è perché lo vuole

scriveva Nicoletta Bourbaki poco tempo fa, proprio a proposito dei regolamenti antifascisti. Se la Compagnia dell’Anello potrà esibirsi a Castel Roncolo sapremo ancora una volta la posizione del Comune di Bolzano.

Vedi anche: 01 02 03 04 05


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