AVS/
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Segnaletica, colonialismo bipartisan.
Attacco anche a BBD–
Continua anche oggi, sempre in prima pagina, la campagna colonial-nazionalista del Corriere (edizione sudtirolese) sulla segnaletica di montagna. E se Carlo Alberto Zanella, presidente del CAI in Sudtirolo, apparentemente fa un passo indietro (dopo aver innescato la miccia), così non fanno i partner di coalizione dell’SVP. A non ritrattare, invece, è l’assessore comunale Tritan Myftiu
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Segnaletica, il «legalismo» insulso delle destre.
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Il sito Bolzano Quotidiano cita il vice Landeshauptmann Marco Galateo di FdI, che con riferimento alla nuova campagna italianizzatrice del CAI afferma: I cartelli dei sentieri scritti solo in tedesco rappresentano una violazione non solo della normativa vigente, che impone il bilinguismo, ma anche del principio di rispetto reciproco che dovrebbe guidare la convivenza in
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Corriere, CAI e FdI rilanciano Tolomei.
Eterna colonizzazione–
Per l’ennesima volta tornano all’attacco sulla segnaletica di montagna sia il CAI sia l’estrema destra italiana, trovando prontamente una sponda nell’edizione locale del Corriere, ormai diventato il quotidiano nettamente più nazionalista tra i due di lingua italiana in Sudtirolo. Questo il titolo principale in prima pagina ieri: C’AA del 14 agosto 2025 Per ora l’A.
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Rifugio Antonio Locatelli e Sölden-Hütte.
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Nell’edizione odierna anche la Tiroler Tageszeitung (TT) riferisce dell’idea di Ingrid Beikircher, vicepresidente dell’AVS, di rinominare molti rifugi alpini in Sudtirolo. Me lo ha fatto notare un lettore di , Martin Piger. Accanto a un’intervista con Beikircher stessa, che difende la sua proposta, il quotidiano nordtirolese fa notare che in Austria non ci sono attualmente
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Aufarbeitung statt Südtirolisierung der Hüttennamen.
Quotation–
In den Dolomiten vom 1. Juli ist bezüglich der vom AVS angeregten Umbenennung von Schutzhütten unter anderem folgender Leserbrief erschienen: Die Namen der Schutzhütten brauchen nicht „südtirolisiert“ zu werden. Ich teile Walter Fischnallers Kritik (Leserbrief vom 27. Juni) an Frau Beikirchers Vorschlägen zur Umbenennung der Schutzhütten, halte eine solche Initiative für nicht zeitgemäß, ja unnötig.
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Sollen jetzt Schutzhütten umbenannt werden?
AVS-Vorschlag–
Ein im Magazin des Alpenvereins Südtirol (AVS), Berge erleben, vom Juni (Ausgabe 2/2025) auf Seite 58f. erschienener Kommentar von AVS-Vizepräsidentin Ingrid Beikircher hat hohe Wellen geschlagen. Sie regt darin eine Umbenennung zahlreicher Schutzhütten im Lande an, deren heutige Namen keinen direkten Bezug zu Südtirol bzw. zu ihrer unmittelbaren Umgebung haben. Dabei handelt es sich nicht