Ettore Tolomei/
Leider werden in diesem Archiv derzeit aus technischen Gründen nicht alle relevanten Gastbeiträge angezeigt. · Per ragioni tecniche attualmente in questo archivio non sono visibili tutti i contributi provenienti da autori esterni.
-
Toponomastica e minorizzazione.
–
Sull’A. Adige odierno, in prima pagina, si legge la seguente citazione di Francesco Palermo relativa alla sempre irrisolta questione della toponomastica: Affidare al gruppo linguistico interessato la decisione se salvare un toponimo. – Francesco Palermo La discussione era stata recentemente rilanciata dall’estrema destra italiana, dal CAI e dal Corriere. Nell’articolo-intervista di Paolo Campostrini, Palermo specifica:
-
I toponimi e la glottofagia coloniale.
–
In un articolo intitolato I colonialisti cambiano i nomi: così la lingua diventa un’arma, apparso qualche mese fa (il 23 febbraio 2025) sul quotidiano Domani, Raffaele Simone commenta la decisione di Donald Trump di cambiare nome al Golfo del Messico e al Denali, non appena insediatosi. Da secoli la mente del colonialista funziona così: non
-
Corriere, CAI e FdI rilanciano Tolomei.
Eterna colonizzazione–
Per l’ennesima volta tornano all’attacco sulla segnaletica di montagna sia il CAI sia l’estrema destra italiana, trovando prontamente una sponda nell’edizione locale del Corriere, ormai diventato il quotidiano nettamente più nazionalista tra i due di lingua italiana in Sudtirolo. Questo il titolo principale in prima pagina ieri: C’AA del 14 agosto 2025 Per ora l’A.
-
Erneuter Pragser Toponomastik-Masochismus.
–
Es ist wieder Verkehrsmanagement angesagt, an einem der Südtiroler Overtourism-Magneten, dem Pragser Wildsee. Dazu habe ich vom Leser Florian Leitner dieses Foto bekommen, das ein Schild am Eingang zum Pragser Tal zeigt: Straßenschild am Eingang zum Pragser Tal – Querbalken von mir Auf einer offiziellen Tafel (und nicht etwa in der Broschüre einer privaten Tourismusorganisation)
-
Rifugio Antonio Locatelli e Sölden-Hütte.
–
Nell’edizione odierna anche la Tiroler Tageszeitung (TT) riferisce dell’idea di Ingrid Beikircher, vicepresidente dell’AVS, di rinominare molti rifugi alpini in Sudtirolo. Me lo ha fatto notare un lettore di , Martin Piger. Accanto a un’intervista con Beikircher stessa, che difende la sua proposta, il quotidiano nordtirolese fa notare che in Austria non ci sono attualmente
-
Sollen jetzt Schutzhütten umbenannt werden?
AVS-Vorschlag–
Ein im Magazin des Alpenvereins Südtirol (AVS), Berge erleben, vom Juni (Ausgabe 2/2025) auf Seite 58f. erschienener Kommentar von AVS-Vizepräsidentin Ingrid Beikircher hat hohe Wellen geschlagen. Sie regt darin eine Umbenennung zahlreicher Schutzhütten im Lande an, deren heutige Namen keinen direkten Bezug zu Südtirol bzw. zu ihrer unmittelbaren Umgebung haben. Dabei handelt es sich nicht
-
CAI: Raubgutrückgabe an den AVS.
–
Jahrzehnte lang hat sich der italienische Alpinclub CAI beharrlich geweigert, dem AVS Bücher und Unterlagen zurückzugeben, die dem Bozner Alpenverein von den Faschisten geraubt worden waren, als sie ihn 1923 verboten und auflösten. Dies thematisierte die ff mit einem Beitrag von Andrej Werth im Februar. Mehrmalige Aufforderungen durch den AVS hatten im Laufe der Jahre