Unitalia/
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Nuovo monumento «fascista».
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La città di Bolzano, invece di depotenziare o storicizzare quelli esistenti, ha creato un nuovo monumento «fascista» — erigendo una stele dedicata a Norma Cossetto, figlia di un dirigente istriano del Partito Fascista, torturata e uccisa dai partigiani e che fino alla fine rifiutò di prendere le distanze dal fascismo. I suoi presunti carnefici furono
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La divisione delle divisioni.
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Non ci è dato sapere se gli esponenti locali della destra italiana cambino più spesso le mutande o la casacca — ad ogni modo le casacche non mancano, e in vista delle prossime «politiche» si stanno già mettendo in posizione schieramenti nuovi fiammanti. Si fa per dire, ovviamente, perché sia le facce che le «idee»
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TAZ stiftet Rechtsextremisten an.
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Unter dem Titel »Die vergessene Vetta d’Italia« wandte sich die Tageszeitung (TAZ) an Vertreterinnen italienischer Rechtsparteien, um nachzufragen, warum auf dem Klockerkarkopf nur ein einfaches Holzkreuz stehe. Und fand im Neofaschisten Donato Seppi prompt einen dankbaren Verbündeten: »Wenn ich das gewusst hätte«, wird Seppi vom Blatt zitiert; und er kündigt sofort an, Gegenmaßnahmen ergreifen zu
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Unitaglia.
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Polemica per la scritta «Ein Tirol» […] Anche quest’anno, la festa religiosa del Sacro Cuore è stata occasione per mettere in scena la più classica e plateale delle manifestazioni della destra altoatesina. Da Bressanone l’hanno vista tutti, ma a denunciarla pubblicamente, annunciando una clamorosa risposta è il dirigente di Unitaglia Danilo Noziglia. Lapsus bellissimo quello
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Estremista moderato.
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Frammento quotidiano A. Adige Neanche i fascisti dichiarati di Unitalia erano mai arrivati a tanto: mentre qualche mese addietro si stava discutendo se rimuovere o contestualizzare, attraverso un intervento artistico, il bassorilievo di Piffrader sull’edificio degli uffici finanziari di Bolzano, fece scalpore un’affermazione di Giovanni Ivan Benussi, ex sindaco per pochi giorni del capoluogo sudtirolese. I
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5. März: Gegendemo steht.
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Nach dem organisatorischen Treffen vom 21. Februar im Grieser Altmann-Haus steht seit einigen Tagen fest: Dank Engagement der Antifa Meran, der Widerstandsvereinigung ANPI und des Kollektivs Bewusste Schüler wird der faschistische Marsch auf Bozen von CasaPound, Unitalia und Teilen des PDL eine Gegendemonstration erhalten. Ziel ist, ein klares sprachgruppenübergreifendes Zeichen für ein demokratisches und antifaschistisches
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Marsch auf Bozen: Gegendemo?
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Wie die Antifa Meran mitteilt, wurde für Montag, den 21. Februar um 18.00 Uhr ein Treffen im Altmann-Haus in Bozen/Gries anberaumt. Anlass ist die Organisation einer spontanen Gegendemo zum Marsch auf Bozen, den die Faschistinnen von CasaPound und Unitalia für den 5. März angekündigt haben, um Mussolini-Relief und Siegesdenkmal zu »verteidigen«. Eingeladen sind alle Antifaschistinnen,