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Benvenuti nella colonia.
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Qualche anno fa il gestore ferroviario pubblico italiano (RFI) aveva iniziato a disapplicare, sistematicamente, l’obbligo di utilizzare lo stesso carattere per il tedesco e l’italiano nella cartellonistica delle stazioni in Sudtirolo. In seguito all’intervento del Governo sudtirolese, invece di rettificare, come promesso, hanno ulteriormente peggiorato la situazione, fregandosene totalmente. Ora però RFI è riuscita a
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Estacien que vèn, Marselha.
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La città di Marsiglia sta introducendo gli annunci della metropolitana in forma bilingue, francese e provenzale, che è la variante locale della lingua occitana. In questo modo la metropoli della Provenza segue l’esempio di Tolosa, dove gli annunci delle stazioni in occitano erano già stati introdotti nel settembre del 2009. L’occasione per lanciare questa innovazione
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Frecciarossa: tedesco no, cinese sì.
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E anche sul Frecciarossa Roma-Bozen il «nostro» bilinguismo, quello tedesco-italiano, prescritto dalla legge ma dettato anche dalle regole del rispetto e del buonsenso, rimane lettera morta. Me ne sono reso conto durante un recente viaggio, e mi è stato poi confermato da persone che quel collegamento lo usano con una certa frequenza. In questo caso
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SNCF in catalano e occitano.
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Le ferrovie francesi (SNCF) danno il via all’implementazione del plurilinguismo negli annunci dei treni in Occitania. Entro la fine dell’anno si parte con la lingua catalana, sia nelle stazioni ferroviarie sia sui convogli della linea Tolosa-Portbou. Seguiranno entro breve gli annunci in lingua occitana. In alcune stazioni è già stata completata la segnaletica, che ora
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Wenn Minderheiten das Nachsehen haben.
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Am 15. Juni veröffentlichten die Südtiroler Grünen eine Pressemitteilung mit dem Titel Wenn die Fahrgäste das Nachsehen haben. Bebildert war der Text ausgerechnet mit einem Corona-Sicherheitshinweis von RFI, auf dem die Missachtung der deutschen Sprache klar ersichtlich ist. Zu dem Zeitpunkt hatte der Schienennetzbetreiber zwar bereits teilweise nachgebessert, die Situation bleibt aber bis heute gesetzwidrig.
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Noch mehr gesetzwidrige Bahnhofsschilder.
Systematische Marginalisierung der deutschen Sprache–
Dieser Tage habe ich wieder einmal jemanden vom Bahnhof Franzensfeste abgeholt. Während der Wartezeit habe ich geschaut, ob sich seit März 2019 etwas an der illegalen Bahnhofbeschilderung geändert hat. Spätestens seit September 2019 wollte RFI ja angeblich nachbessern. Doch nein, es hat sich nichts verändert, jedenfalls nicht zum Besseren. Im Gegenteil: RFI hat es seit
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Covid: Schienennetzbetreiber bessert nach.
Weiterhin nicht gesetzeskonform–
Neulich hatten wir die illegalen, einsprachigen Hinweise auf die Covid-Sicherheitsvorschriften an Südtirols Bahnhöfen thematisiert (01 02). Jetzt hat der italienische Schienennetzbetreiber RFI nachgebessert, wie diese Bilder zeigen, die uns wiederum Lokführer Andreas Thanei zugeschickt hat: Zusammenfassend kann man sagen: Deutsch kommt später, Deutsch kommt schlampig, Deutsch kommt zweitgereiht und Deutsch kommt teils mit deutlich kleinerem