Mädchen, die einen dieser Namen tragen, könnte schon bald eine gerichtlich verfügte Namensänderung ins Haus stehen. Mit Problemen dieser Größenordnung wird sich die italienische Justiz ja schon bald näher befassen, wenn richtige Kriminelle (wie der MP) prozessfrei ausgehen.
Die Turiner Staatsanwaltschaft will z.B. einem Elternpaar per Gerichtsurteil untersagen lassen, seine Tochter »Andrea« zu taufen, da dies in Italien ein männlicher Name sei. Auszug aus einer äußerst engen (um nicht zu sagen: unliberalen, diktatorischen) Anweisung des Innenministeriums aus dem Jahr 2007:
Circa la tematica dell’attribuzione del nome in maniera corrispondente al sesso, si evidenzia che a fronte dell’esercizio dei genitori di scegliere liberamente il nome del figlio anche recependo un nome di origine straniera, il legislatore ha inteso disporre un principio generale secondo cui non possono essere imposti prenomi che possono trarre in equivoco sulla loro corrispondenza al sesso del neonato […] Tale norma non può essere aggirata facendo affidamento sulla diversa valenza, maschile o femminile, che un determinato nome ha in alcuni paesi stranieri, quando lo stesso nome in Italia ha una chiara connotazione maschile o femminile.
Endlich: Gesetzlicher Schutz vor Vermischung und kultureller Vielfalt!
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