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«Pazzesca» realtà.
Quotation

Il dibattito si anima poi su una via di Bolzano in particolare, via Vintola, “che è la traduzione di un nome tedesco”, puntualizza Margheri, “se questo nome in italiano è ormai entrato in uso non possiamo certo cambiarlo ora”, ribatte Zeller. “Cristian Kollmann lo farebbe”, provoca Di Luca. “Ma Kollmann è un estremista pazzo”, replica serafico il senatore.

Dal riassunto di Sarah Franzosini (Salto) di un dibattito sulla toponomastica con Karl Zeller (SVP), Maurizio Ferrandi e Guido Margheri (SEL) presso l’OstWestClub di Merano.

L’unica vera «pazzia» è forse che «via Vintola» anni fa è stata sostituita — non certo ad opera di Kollmann — da «via Vintler» e nessuno, nemmeno Margheri (che fino a pochi mesi fa sedeva in Consiglio comunale), sembra essersene reso conto. Un esempio di quanto indolore potrebbe essere, volendo, una soluzione sensata.

Siehe auch 1› 2›

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Spagnolli feiert Kriegseintritt.

Laut heutigem A. Adige wird der Bürgermeister von Bozen, Luigi Spagnolli, am Sonntag die italienische Flagge aushängen, wie von Ministerpräsident Matteo Renzi anlässlich des hundertsten Jubiläums des italienischen Eintritts in den ersten Weltkrieg verordnet. Spagnolli rechtfertigt dies unter anderem damit, dass er ein »Bürgermeister der italienischen Republik« sei.

Er hätte eine gute Ausrede gehabt, um sich nicht positionieren zu müssen: Da am Sonntag in Bozen Stichwahlen stattfinden, hätte (unter anderem) die Staatsflagge ohnehin ausgehängt werden müssen. Doch zog es Spagnolli angeblich vor, ausdrücklich festzuhalten, dass er dem absurden Wunsch von Matteo Renzi in jedem Fall nachgekommen wäre.

Interessant ist in diesem Zusammenhang auch, dass sich Spagnolli der Vorschrift des Landes, neben der Gemeinde-, Europa- und Staatsflagge auch die Landesflagge auszuhängen, bislang immer widersetzt hat. Er rechtfertigte dies mit angeblichem Platzmangel und kritisierte die Verordnung als Eingriff in die Gemeindeautonomie. Spagnolli fühlt sich also zwar als Bürgermeister der italienischen Republik, aber — seiner eigenen Logik folgend — offenbar nicht als Bürgermeister der Südtiroler Landeshauptstadt. Wo diesbezüglich der Unterschied zu seinem Kontrahänten, dem Rechtsaußen Alessandro Urzì, bestehen soll, ist nicht ersichtlich.

Immerhin sprechen sich laut A. Adige sowohl SEL (Guido Margheri) als auch Kommunisten dagegen aus, den Kriegseintritt zu feiern und zu diesem Anlass die Gemeindeämter zu beflaggen.

Nachtrag: Spagnolli hat nun mehreren übereinstimmenden Medienberichten zufolge eingelenkt und wird die Flaggen auf Halbmast setzen lassen. Er folgt damit einem Vorschlag der Grünen sowie dem Beispiel der Provinz Trient. Andernfalls wäre Bozen wohl die einzige Gemeinde der gesamten Euregio gewesen, die den italienischen Kriegseintritt gefeiert hätte. Spagnollis Parteikollege und Landesrat Christian Tommasini trägt die Entscheidung der Landesregierung mit, am Sonntag gar keine Flaggen auszuhängen.

Siehe auch ‹1 ‹2 ‹3 ‹4 ‹5

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Nazionalismo di sinistra.

È risaputo che la sinistra italiana, diversamente da quella di altri paesi europei, non si discosta molto dalla destra in quanto a nazionalismo. In Sudtirolo ne abbiamo un esempio lampante con Guido Margheri (SEL), che riesce a mettersi sempre in prima fila quando si tratta di far politica etnica sotto il mantello del plurilinguismo, dell’apertura mentale, del multiculturalismo.

  • Nel 2009 era stato lui a presentare un esposto alla magistratura per la questione della segnaletica di montagna. Incalzato sul monolinguismo di poste, ferrovie o polizia — mai oggetto del suo interessamento, né prima né dopo  — la sua reazione fu evasiva e di insofferenza.
  • Per quanto riguarda l’adunata degli Alpini (corpo dell’esercito italiano) a Bolzano, non solo non s’è udita alcuna nota critica da parte di Margheri. La sinistra pacifista dovrebbe avere qualche difficoltà con una manifestazione di questo tipo. Invece, commentando su Facebook un articolo dedicato a una loro supposta «vittoria per tre a zero», scrisse perfino:

    …un buon pezzo…il campionato però è ancora da completare e vincere…

  • In occasione della manifestazione indipendentista di Merano, non sostenuta da , emise un comunicato stampa nel quale, insinuando contraddizioni inesistenti, affermò che

    O si è per lo Statuto, la convivenza, l’autonomia, la Costituzione, l’Europa dei popoli o si sta con chi ha manifestato a Merano. Tertium non datur.

Oggi sul quotidiano A. Adige è apparso un fondo di Margheri, nel quale chiede la cancellazione di norme fondamentali per la tutela delle minoranze nei confronti dello stato nazionale, senza alcuna proposta alternativa: superamento dell’articolo 19 dello statuto (educazione in lingua materna), eliminazione dei quattro anni di residenza, cancellazione della proporzionale, alla pari del «suo» deputato Florian Kronbichler. Posizioni indistinguibili da quelle di Urzì e Biancofiore. Come Kronbichler, inoltre, si compiace del mancato ritiro, da parte del governo centrale, dell’impugnazione nei confronti della legge sulla toponomastica, approvata dall’SVP e dal PD con l’astensione dei «cugini» verdi di SEL. Perché il mantenimento di quasi tutta la toponomastica di origine fascista non è sufficiente; come all’epoca della segnaletica di montagna, probabilmente, Margheri s’impegnerà per il mantenimento del prontuario tutto. Fino all’ultimo ruscello.

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Toponomastica, si riparte.

Negli ultimi giorni è ritornato alla ribalta il tema della toponomastica di montagna, con alcuni elementi di novità che vorrei enumerare e sottoporre a discussione:

Il dialogo tra AVS e CAI. Su pressione del Governo Sudtirolese, e più concretamente degli assessori Berger e Tommasini, i due club alpini stanno cercando un compromesso che metta tutti d’accordo. Se ovviamente saluto la via del dialogo, osserverò con una sana dose di scetticismo se il primato rimarrà della politica oppure se si metterà tutto in mano ai privati. Il nostro Governo deve finalmente assumersi le responsabilità che gli competono.

L’interpretazione del governo centrale.
Il deputato pseudomoderato Giorgio Holzmann (PDL) non ha resistito ed ha interpellato il ministro Fitto. In quanto a prevedibilità, Holzmann avrebbe anche potuto chiedere a sé stesso, con risultati molto simili. L’aberrante risposta del ministro: Va tradotto tutto. Il che significherebbe portare avanti ad æternum l’opera di falsificazione messa in opera dal fascismo.

La posizione di Riccardo dello Sbarba (Verdi).
Assieme a Donato Seppi (Unitalia) esautora il governo provinciale e si schiera a favore della toponomastica bilingue senza se e senza ma, fino all’ultimo maso e fino all’ultimo ruscello di montagna. Assunzione acritica del prontuario tolomeiano, lettura à la lettre dello Statuto.

L’avvertimento dell’assessore Roberto Bizzo. Unica posizione di buonsenso e degna di nota, quella dell’assessore pd: va bene tradurre, ma fermiamoci davanti ai nomi propri. «Non confondiamo bilinguismo con ‘binomismo’». Che io sappia, è il primo politico «italiano» ad esprimere pubblicamente questo concetto tanto semplice e logico. Complimenti, ottimo!

In tutto il dibattito mi mancano però altri due aspetti:

L’intenzione. Domanda fondamentale, che va considerata nell’interpretare leggi e trattati: Qual’era la volontà del legislatore¹ o (nel caso del trattato di Parigi) degli autori del documento? Bene, qui sembra evidente che lo Statuto abbia voluto riappacificare i tre gruppi linguistici, reintroducendo la toponomastica tedesca — ma in nessun caso la volontà era quella di far portate avanti l’opera di Tolomei, che aveva intenti chiaramente falsificatori, oltre che di snazionalizzazione.

I risultati elettorali. La toponomastica è stata un tema politico e mediatico importantissimo negli ultimi mesi, ma nessuno dei partiti che ha difeso posizioni intransigenti ne ha tratto benefici alle ultime comunali. Né il centrodestra italiano (dove semmai è cresciuta la Lega Nord, che non si è mai espressa con forza su questo tema), né i Verdi, né tantomeno Sinistra Ecologia e Libertà di Guido Margheri, autore degli esposti alla magistratura contro l’AVS.

¹) Nell’applicare la legge non si può ad essa attribuire altro senso che quello fatto palese dal significato proprio delle parole secondo la connessione di esse, e dalla intenzione del legislatore.
Se una controversia non può essere decisa con una precisa disposizione, si ha riguardo alle disposizioni che regolano casi simili o materie analoghe; se il caso rimane ancora dubbio, si decide secondo i principi generali dell’ordinamento giuridico dello Stato.

(Art.12 delle “Disposizioni sulla legge in generale” estratto dal Codice Civile, aggiornato al settembre 2009; sottolineatura: )

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SVP sofort mit Spagnolli.

Mit der Ernennung Robert Oberrauchs zum Bürgermeisterkandidaten hat Mitterechts der SVP die Entscheidung abgenommen, Spagnolli schon beim ersten Wahlgang zu unterstützen. Die Sammelpartei konnte gar nicht anders — der gestern gefällte Beschluss ist dementsprechend erfreulich.

Als größte Partei im Gemeinderat sollte man aber nicht bedingungslose Unterstützung anbieten, sondern vielleicht noch ein paar Worte mit den künftigen Koalitionspartnern wechseln. Denn nicht Donato Seppi hat den AVS wegen der Hinweistafeln angezeigt, sondern Regierungspartner Guido Margheri.

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Tofles dant signoria.

[Enier], 13.10. à l stat, la procura dla Republica, reagì sun les tofles demé per todesch dl AVS (Alpenverein Südtirol) sun na plura penala de Guido Margheri de “Sinistra Democratica” (SD). L AVS à a poura nia dé n vare plu lonch dla giama, sfrian demez ence toponims talians storics sun sies tofles (Bolzano, Bressanone) y sun l sit internet, dantaldut les indicazions d’utl (p.ej. “zur Haltestelle” y nia ence talian).

Tofles dl CAI.

L CAI (Club Alpino Italiano) ne la tol nience tant avisa sun sies indicazions (sun la foto tla Val Badia, demé toponims talians). Ironia dla storia él endere che n partì spidic de man ciancia se erj a defene i “toponims tolomeics”, ofizialisés tl temp fascist, dant signoria y nia n partì de man dreta. Dessegur ne é la procura nia la dreta luegia per deslié na problematica essenzialmenter politica: “Dess pa i toponims talians criés da Tolomei y ofizialisés tl temp fascist vegnì reconescius definitivamenter?”.
Sen peiel na outa via les enrescides dla procura per desclarì, sce l AVS à pié do contribuc publics per fé y mete su les tofles y ciugn che é i toponims ofiziai talians. L statut de autonomia rejona de toponomastica bilinga y dl respet dla toponomastica ladina. La provinzia à competenza legislativa primara te chest ciamp, ma ala à enfin a encuei tres sburlé inant chest problem. Sun la pert todescia él dantaldut i partis nazionalistics de man dreta che tira a nuz chest tema.

Übernommen von Noeles

Cëla enghe ‹1 ‹2

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