Nel corso del convegno «Regional languages in the policies of the European union and its member States» (le lingue regionali nelle politiche dell’Unione Europea e degli Stati membri) sono state espresse forti critiche nei confronti dell’Italia per non aver mai ratificato la Carta europea delle lingue regionali o minoritarie. Lo riferisce Agjenzie Regjonâl pe Lenghe Furlane (ARLeF). Al convegno hanno partecipato ricercatori, parlamentari europei e funzionari della Commissione cultura.
In particolare, Davyth Hicks, vicepresidente di Eurolang, ONG di rappresentanza delle minoranze presso l’Unione Europea, ha sottolineato che a vent’anni dalla sua adozione, la Carta è entrata in vigore in 25 stati europei, facendo notare il colpevole ritardo dell’Italia. Si è quindi rivolto al governo italiano, richiamandolo a porre finalmente rimedio a questa situazione.
Discriminaziun Minderheitenschutz Plurilinguismo Politik Recht | Charta der Minderheitensprachen | | | Friaul-Friûl Italy | EU | Italiano
5 replies on “Carta delle lingue, critiche all’Italia.”
[…] L’esistenza di una lingua e cultura propria è una delle ragioni principali per cui la Sardigna gode dello status di Regione Autonoma. Tuttavia, per molti anni le istituzioni si sono sistematicamente «dimenticate» e disinteressate del sardu, accettandone la totale emarginazione — e tornando a occuparsene solo negli ultimi anni, in maniera ancora del tutto insufficiente. La lingua, riconosciuta anche dalla legge 482/99 sulla tutela delle minoranze linguistiche, ma degradata a «dialetto» dalla Cassazione, avrebbe potuto approffittare in maniera decisiva della Carta europea sulle lingue regionali o minoritarie, che però in Italia è in attesa di ratifica da oltre 20 anni. […]
[…] Siehe auch: [1] [2] [3] [4] […]
[…] a caso l’Italia, qualche mese fa, era stata strigliata dall’Europa per la mancata ratifica della Carta che la mette agli ultimi posti a livello […]
[…] Siehe auch: [1] [2] [3] [4] […]
[…] anche: [1] [2] [3] [4] [5] [6] [7] [8]Â [9] [10] [11] […]