Da qualche mese la Catalogna ha, per la prima volta, un ministro di politica linguistica. Il Canada invece ha un ministro responsabile delle lingue ufficiali dal 2003, cui dal 2020 il Québec ha affiancato il proprio ministro alla francesizzazione.
Si noti: un membro del governo federale (canadese) è responsabile dei diritti linguistici in generale, mentre i governi regionali (quebecchese e catalano) si occupano di promuovere asimmetricamente le lingue minoritarie presenti sul loro territorio.
Sotto la guida del Primo ministro Justin Trudeau, il ministero alle lingue ufficiali ha iniziato a occuparsi viepiù anche degli idiomi parlati dalle Prime nazioni, i popoli autoctoni del Canada.
Quando, in seguito alle dimissioni di Trudeau, il 14 marzo di quest’anno venne nominato Primo ministro canadese Mark Carney (Partito liberale), decise di non nominare un ministro alle lingue ufficiali. Ciò fu aspramente criticato soprattutto dalle associazioni francofone, che temevano una retrocessione nel plurilinguismo canadese e nella tutela delle minoranze di lingua francese.
In seguito alla conferma nelle elezioni del 28 aprile, Carney è però tornato a nominare un ministro alle lingue ufficiali nella persona di Steven Guilbeault, con grande soddisfazione della Federazione delle comunità francofone e acadiane del Canada (FCFA). Guilbeault, originario del Québec, oltre a mettere in campo nuovi progetti, dovrà portare avanti le politiche di rafforzamento della lingua francese iniziate dai governi precedenti (cfr. 01
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