Nel suo numero odierno l’edizione sudtirolese del Corriere propone un’intervista di gruppo con quattro candidati alle elezioni politiche espressione della destra «italiana»:
- Alessandro Urzì (AAnC)
- Giorgio Holzmann (FdI)
- Maurizio Puglisi Ghizzi (CPI)
- Eriprando della Torre di Valsassina (La Destra)
Nonostante tutti quanti siano riconducibili — chi più, chi meno — all’area post o neofascista, almeno i primi due in varie occasioni hanno tentato, con credibilità variabile, di dissociarsi dal ventennio. Puglisi Ghizzi e della Torre di Valsassina invece appartengono a formazioni di estrema destra che non esitano a dichiararsi di area fascista. I membri di CasaPound, ad esempio, si definiscono fascisti del terzo millennio.
Proprio per questo fa letteralmente rabbrividire con quanta disinvoltura esponenti politici che si ispirano a una dittatura violenta e totalitaria, vengano intervistati e trattati come membri legittimi e a pieno titolo della vita democratica. Tanto più in una terra come la nostra, nella quale la dittatura ha avuto effetti particolarmente devastanti, non ancora pienamente rimarginati, sulla libertà, la diversità, la convivenza e la coesione sociale.
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5 replies on “Il Corriere sdogana i fascisti.”
Veramente curioso. Questi si candidano a delle elezioni – e dunque hanno ottenuto una piena legittimazione non solo ad espore le proprie idee, ma addirittura a trasformarle in consenso politico – e la cosa che ti fa rabbrividire è che un giornale li intervisti magari chiedendo loro cosa intendono realmente farsene del consenso politico che chiedono?
Niemand würde die NPD als gleichberechtigten Partner zu einem Interview einladen.
http://www.tagesschau.de/inland/npd-interview-molau100.html
Das ist ein spezifisches und kein »gleichberechtigtes« Interview — es geht darin ausdrücklich um die braune Ideologie der NPD, was ich beim Interview des Corriere vermisse. Außerdem ist Interviewpartner Molau sogar NPD-Aussteiger, hättste mal besser hingeschaut.
Ritengo inoltre veramente assurdo il tuo titolo: “Il Corriere SDOGANA…”. Le posizioni di questi personaggi erano state riprese già altre volte sia dal mio che da altri quotidiani. Magari sia pure in forma di pubblicazione di semplici lettere. Non c’è nulla di strano e non si tratta di alcun “sdoganamento”. Pura e semplice informazione.