Autorinnen und Gastbeiträge →

«Anticapitalistas» per l’autodeterminazione.
Contro il fondamentalismo costituzionale

Autor:a

ai

Il movimento politico spagnolo Podemos si è sempre detto favorevole a un referendum ufficiale sullo status politico della Catalogna. A fronte di opinioni politiche divergenti al suo interno, però, Podemos ha deciso di non sostenere il referendum unilaterale del primo ottobre (1-O) annunciato dal Governo della Generalitat, perché non frutto di un accordo con Madrid.

Ora però la corrente interna più di sinistra, «Anticapitalistas», proveniente da un’esperienza politica antecedente a Podemos, si è smarcata con un comunicato favorevole all’1-O:

Il Governo della Generalitat ha annunciato che convocherà un referendum in Catalogna. La data sarà il 1 ottobre e la domanda: «Vuole che la Catalogna sia uno Stato indipendente in forma di repubblica?» Anticapitalistas vuole manifestare che:

  1. Il Governo del PP, appoggiato da PSOE e Ciudadanos, sostiene una posizione immobilista, basata sul «fondamentalismo costituzionale», che nega sistematicamente al popolo catalano il diritto a determinare la sua relazione con il resto dello Stato. È ovvio che questa politica ha l’obiettivo di polarizzare lo scenario politico e utilizzare lo «sciovinismo» spagnolo per serrare le fila intorno a un Governo autoritario, corrotto, al servizio dei grandi poteri economici. La posizione visceralmente antidemocratica del «blocco costituzionale» spagnolo riflette solo i limiti della stessa Costituzione e l’incapacità di questo blocco a organizzare lo Stato mediante il consenso, ricorrendo invece a metodi sempre più autoritari.
  2. Come Anticapitalistas difendiamo la posizione che le leggi non stanno al di sopra della democrazia. Difendere il diritto a decidere significa difendere un diritto democratico fondamentale. È ovvio che ci sono differenze profonde fra noi e chi dirige il processo indipendentista catalano, che applica politiche neoliberali contro il popolo catalano che dice di difendere. Ciononostante il referendum è una richiesta maggioritaria in Catalogna che conta anche con un ampio supporto di settori non indipendentisti. Negarlo significa negare la democrazia e aprirebbe la strada verso posizioni pericolose, dove «votare e decidere» si converte in una «concessione» delle classi dominanti e smette di essere un diritto del popolo.
  3. Appoggiamo il referendum del 1 ottobre e chiamiamo tutta la sinistra dello Stato spagnolo a organizzare la solidarietà verso i diritti democratici del popolo catalano. La costruzione di ponti fra le classi popolari del resto dello Stato e quelle catalane di fronte alla classe dominante passa per la capacità di tessere relazioni di solidarietà critica e generosa, dove la difesa degli interessi comuni non escluda le richieste di una parte. La celebrazione del referendum disobbediente in Catalogna contribuirebbe senza dubbio a accelerare il processo destituente nel resto dello Stato spagnolo, aiutando ad approfondire la democrazia e a indebolire il regime del 1978.

Traduzione:

Vedi anche: 01 02 03 04



Einen Fehler gefunden? Teilen Sie es uns mit. | Hai trovato un errore? Comunicacelo.

Comentârs

Scrì na resposta

Your email address will not be published. Required fields are marked *

You are now leaving BBD

BBD provides links to web sites of other organizations in order to provide visitors with certain information. A link does not constitute an endorsement of content, viewpoint, policies, products or services of that web site. Once you link to another web site not maintained by BBD, you are subject to the terms and conditions of that web site, including but not limited to its privacy policy.

You will be redirected to

Click the link above to continue or CANCEL