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Emergenza gratuita.

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Il Governo si è appena insediato, ma già si notano delle novità importanti. Vediamone alcune:

  • Il populismo di stato si è messo in moto: È stata creata una nuova emergenza immigrati, che prima non era all’ordine del giorno, e si è cominciato a «risolverla». Retate, arresti, espulsioni. Il ministro Maroni, assieme all’europeissimo Frattini, vorrebbe chiudere le frontiere – e magari tornare all’autarchia?
  • Poteri eccezionali sui Rom ai sindaci ed ai prefetti delle maggiori città. A differenza degli «stranieri» (vanno di moda i romeni, ma di volta in volta ci si era scagliati contro albanesi, marocchini, tunisini…), i nomadi non hanno stati, lobby o diplomazie a loro sostegno. Mentre il governo di Bucarest ha limitato i provvedimenti ai danni dei romeni «onesti», nessuno farà lo stesso con i Rom.
  • L’isteria delle istituzioni, il nuovo clima di persecuzione, ha giustamente contagiato anche i cittadini. I napoletani, per primi, si sono fatti «giustizia», sommaria, incendiando un campo nomadi. Quegli stessi napoletani che insultano la polizia quando entra nei quartieri per arrestare i camorristi.
  • Non vuole essere da meno il ministro della difesa, Ignazio Benito La Russa, che propone pattuglie miste polizia-esercito nelle città. Invece di smilitarizzare i Carabinieri, dunque, si scimmiottano le dittature militari. Sarebbe probabilmente un caso unico nell’Unione europea, dove in molti stati si discute accesamente se le forze armate possano intervenire all’interno in caso di vera emergenza — ad esempio, in caso di attentati terroristici.
  • L’opposizione, annichilita dal nuovo spirito di dialogo e di collaborazione, non riesce a reagire. I berluscones la fanno franca grazie al generale abbassamento dei toni, che purtroppo non si ferma allo «stile», ma si insinua nella «sostanza».

Le iniziative contro «gli altri» vanno sempre bene: compattano la popolazione contro il nemico comune, e non scontentano «nessuno», perché gli stranieri non votano. E poi, i costi sono davvero ridotti.

Siehe auch: 01 02



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Comentârs

2 responses to “Emergenza gratuita.”

  1. Pito avatar
    Pito

    Die Betrauung des Militärs mit zivilen Aufgaben wäre in Italien ein unangenehmes Déjà -vu. Aber da scheint es keine Verlegenheiten zu geben, auch nicht links der Mitte. Und schon gar nicht bei unseren Südtiroler “bien pensants”.

  2. Simon avatar

    Amnesty International ist so gar nicht zufrieden mit dem Land, dem einige eine »mäßigende Wirkung« andichten — weil wir einzig rassistischen Südtiroler sonst ja aufräumen würden, mit den Ausländern.

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