La proposta di modifica dello Statuto per introdurre un secondo assessore di lingua italiana a Bolzano sembra quasi irridere alla mancanza del consenso elettorale degli elettori del rispettivo gruppo linguistico, come se esso fosse una variabile indipendente. Gli astensionisti del gruppo linguistico hanno indicato di non ritenere importante una presenza in giunta corrispondente al loro impegno elettorale. Imporre per legge ciò che non si riesce a ottenere spontaneamente è sia arrogante sia ridicolo.
da L’urgente difesa del voto a firma di Roberto Toniatti, apparso oggi sull’edizione sudtirolese del Corriere
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