La Città di Barcellona ha deciso di comunicare meglio alle imprese attive sul suo territorio comunale i dettagli della legislazione linguistica vigente. Al contempo verrà intensificata l’attività ispettiva e sanzionatoria, in modo da garantire al meglio i diritti delle persone catalanofone nei negozi e nei ristoranti.
Questo è ciò che recentemente ha annunciato l’incaricata alla promozione dell’Uso sociale del Catalano del Governo municipale, Marta Salicrú, figura appositamente istituita negli ultimi mesi dal Sindaco Jaume Collboni (PSC). In riferimento ad alcuni casi in cui a dei clienti sarebbe stato rifiutato l’uso della lingua catalana, ha ribadito l’importanza di far rispettare il Codice catalano del consumo, che definisce anche i diritti linguistici della clientela.
In Sudtirolo, purtroppo, i clienti di lingua tedesca e ladina non hanno praticamente alcun diritto linguistico nei confronti di aziende che operano nel settore privato, ivi incluso il commercio e la ristorazione.
Nella capitale catalana, chi aprirà un’attività, in futuro verrà informato con chiarezza dal Comune di tutti gli obblighi linguistici da rispettare e dei diritti che ne conseguono per la clientela, in modo da prevenire situazioni discriminatorie. Inoltre, Salicrú ha annunciato di volersi incontrare, entro breve, con i rappresentanti di categoria per concordare strategie che aiutino a contrastare e ribaltare la regressione della lingua catalana particolarmente negli ambiti gastronomico e ricettivo.
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