Per molti anni il nuovo Tolomeo aveva elaborato la tesi che la maggior parte della popolazione del Tirolo meridionale era costituita da latini, i quali avevano dimenticato la loro origine ed erano diventati tedeschi. Bisognava, dunque, recuperarli. Per sostenere il suo punto, inventò un “sostrato” latino “più antico” o “più genuino” per ogni nome locale tedesco. Queste fantasie erano state sempre considerate dalle persone di buon senso quali innocue debolezze di un fanatico provinciale. Dopo la Marcia su Roma, il nuovo Tolomeo diventò uno dei più influenti consiglieri del Governo. Scoprì che di 16.800 nomi locali da lui raccolti, i più non erano altro che nomi latini degenerati, e smaniosi di ritornare alle origini. È probabile che sotto i sostrati latini, un glottologo scimmia avrebbe trovato sostrati scimmieschi.
Una grottesca inondazione di falsificazioni escogitate al lume della lucerna da uno sciagurato nel cui spirito dormivano non uno ma mille milioni di sostrati hitleriani, sommerse le spontanee creazioni mediante cui la immaginazione popolare aveva collegiato bisogni, memorie, fantasie, a fiumi, torrenti, boschi e valli.
Gaetano Salvemini, in Preludio alla seconda guerra mondiale (1967)
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