Alcuni membri dell’associazione Noiland nonché co-autori del libro E se il Sudtirolo diventasse uno Stato? — Marco Manfrini, Harald Mair e Matthias Scantamburlo — qualche giorno fa sono stati intervistati da Lanfranco Palazzolo per Radio Radicale.
Vorrei qui citare alcune affermazioni di Matthias Scantamburlo:
Io credo che il modello del Sudtirolo stesso, quello che siamo riusciti a creare negli ultimi 50-60 anni, se pure è un modello di divisione etnica, è un modello comunque virtuoso nel senso della pacificazione — e andare verso lo stato indipendente sarebbe proprio andare oltre questa divisione etnica, sarebbe creare un contenitore per riuscire a gestire molto meglio il conflitto centro-periferia, ma anche il conflitto economico tra capitale e lavoro. Quindi adesso non è che abbiamo una ricetta, perché a me non piace parlare di ricette — e a nessuno di noi —, però potrebbe essere un modello, quello dello stato piccolo, non solo per il Sudtirolo ma anche per l’Unione europea stessa.
– Matthias Scantamburlo
[N]on siamo andati verso un super stato europeo, ma gli stati nazionali si stanno un po’ sgretolando, però con questo nuovo nazionalismo cercano di prendersi le ultime competenze che sono rimaste, e quindi siamo un po’ in un limbo. Forse creare uno stato piccolo potrebbe essere un modello per uscire da questo problema, da quest’impasse o da questa situazione di stallo a livello anche europeo o mondiale. Sappiamo che gli stati piccoli, se guardiamo [a] tutti gli indicatori economici — la crescita economica, le redistribuzione della ricchezza — sono molto più virtuosi degli stati grandi. E anche a livello democratico gli stati piccoli, se guardiamo [agli] indicatori democratici, sono compatibili con dei modelli molto più esigenti di democrazia, per esempio la partecipazione.
– Matthias Scantamburlo
trascrizione ed enfasi mie
Scantamburlo insegna presso l’Universidad Carlos III de Madrid. L’intervista è stata registrata martedì 18 novembre 2025 alle ore 13.30.
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