Der Parlamentsabgeordnete und Vorsitzende der Sechserkommission Alessandro Urzì von den neofaschistischen Fratelli d’Italia hat vorgestern in einer Medienmitteilung sowie auf Facebook berichtet, dass der Verfassungsausschuss der Kammer an jenem Tag die Autonomiereform behandelt habe. Alle Abänderungsanträge außer sein eigener — worum ging es darin? — seien abgewiesen worden. In seinem Redebeitrag als Berichterstatter der Reform habe er in Bezug auf das Einvernehmensprinzip bei künftigen Statutsänderungen auf »die absolute Souveränität des nationalen Parlaments« verwiesen, wie sie von der Verfassung vorgesehen sei. Es werde jedoch ein Mechanismus eingeführt, der im Vorfeld etwaiger Änderungen das Zustandekommen eines Einvernehmens »fördern« werde.
Wortlaut der Stellungnahme von Alessandro Urzì anzeigen
La prima Commissione Affari Costituzionali della Camera ha discusso e votato oggi tutti gli emendamenti presentati al testo di riforma dello statuto di autonomia del Trentino Alto Adige.
Approvato un emendamento correttivo da me presentato come relatore. Respinti invece tutti gli emendamenti di Pd e 5 Stelle che intervenivano modificando radicalmente il testo sul quale si erano già espressi con pareri favorevoli i consigli provinciali e regionale del Trentino Alto Adige.
Nel mio intervento come relatore ho tenuto a precisare come la riforma rappresenti un passaggio storico per l’assetto costituzionale della Repubblica in cui è inserito anche il sistema delle autonomie speciali e come debba essere considerata una riforma per la prima volta fortemente condivisa da tutte le comunità linguistiche, perché frutto di un intenso lavoro di confronto e di equilibrio anche nelle proposte fra Stato, governi regionale e provinciale e commissioni paritetiche.
Si introducono nuovi ambiti di competenza, si ridefiniscono i limiti delle competenze di Stato e autonomie speciali in modo da ridurre i contenziosi costituzionali e i conflitti di prerogative, ma si interviene anche su regole antistoriche che hanno creato nel casato anche forme di discriminazione per esempio vietando ad un solo eletto del gruppo linguistico italiano di poter essere chiamato alle funzioni di Assessore nel proprio comune. Divieto rimosso.
Sul tema dell’intesa da parte delle autonomie speciali su le (sic) future riforme dello statuto ho richiamato il principio costituzionale che prevede la assoluta sovranità del parlamento nazionale, ma con l’introduzione di un meccanismo che favorirà la creazione di una intesa sostanziale nella fase preliminare e di costruzione dei testi.
Ora si attendono i pareri delle commissioni competenti e della commissione bicamerale per gli affari regionali e poi si passerà al mandato al relatore a riferire all’aula.– Alessandro Urzì, Facebook (10. September 2025) – Hervorhebung von mir
Erst kürzlich hatte der Trentiner Verfassungsexperte Roberto Toniatti die Autonomiereform als kosmetischen Eingriff, ja nahezu einen Betrug bezeichnet — unter anderem, weil das sogenannte Einvernehmen nicht bindend sei und selbst im besten Fall nur das bereits erreichte Autonomieniveau schützen könne.
Absolutismus
Dass es für das römische Parlament auch nach Verabschiedung der Reform, die Südtirol mit Zugeständnissen »bezahlt«, nach innerstaatlichem Recht keine Grenzen für einseitige Statutsänderungen gibt, bestätigt mit seiner Stellungnahme auch Urzì. Denn wenn das römische Parlament eine »absolute Souveränität« innehat, kann es kein Einvernehmensprinzip geben: das eine ist mit dem anderen inkompatibel.
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