→→ Autorinnen →→ Gastbeiträge →→

Dall’autonomia dinamica a quella statica.
La riforma secondo Roberto Toniatti

Autor:a

ai

Sono parole pesanti quelle pronunciate da Roberto Toniatti, esperto di diritto costituzionale nonché autonomista convinto, in un’intervista di Elena Mancini per Salto — parole che dovrebbero indurre a una seria riflessione.

Secondo lui, infatti, con la riforma dell’autonomia in corso di approvazione a Roma, addirittura l’autonomia dinamica verrebbe «spenta».

Giudica le modifiche allo Statuto come un maquillage, alla stregua di una truffa, perché

  • ciò che viene definito «principio d’intesa» nei fatti non sarà vincolante e, comunque, potrà servire solamente a salvaguardare i livelli di autonomia già raggiunti (cfr. 01 02);
  • quelle che vengono chiamate «competenze legislative esclusive» non potranno essere esclusive in un modello di regionalismo come quello italiano, cooperativo e non duale;
  • l’eliminazione delle «norme fondamentali delle riforme economico-sociali» come limite all’autonomia non servirà a molto, in quanto la Corte costituzionale adotterebbe in realtà il criterio delle «esigenze unitarie dell’ordinamento» e, in ogni caso, può sempre appellarsi al principio dell’interesse nazionale (cfr.);
  • la definizione di una materia «di interesse provinciale» (la tutela ambientale e dell’ecosistema) sarebbe una formulazione debole.

In sostanza definisce quella in corso un’operazione «che gioca molto sulle parole, creando ambiguità e incertezze». Passare da un’autonomia dinamica, almeno idealmente proiettata verso il futuro, a un’autonomia dell’inerzia, può andar bene a Fratelli d’Italia, ma dovrebbe preoccupare profondamente tutti gli autonomisti e chiunque in qualsiasi forma voglia che le decisioni possano venire prese sul territorio.

Cëla enghe: 01 02 03 04 | 05 06 07 08 || 01



Einen Fehler gefunden? Teilen Sie es uns mit. | Hai trovato un errore? Comunicacelo.

Comentârs

One response to “Dall’autonomia dinamica a quella statica.
La riforma secondo Roberto Toniatti

  1. Martin Piger avatar
    Martin Piger

    Wenn man Herrn Urzì über die in den Verhandlungen zur Autonomiereform erzielte Einigung frohlocken gesehen hat, muss einem dies eigentlich zu denken geben. Niemals hatte dieser Herr für uns Südtiroler akzeptable Lösungen zur Hand. Hier hat Herrn Kompatscher vielleicht seine Jugend und Unerfahrenheit einen Streich gespielt. Er scheint seine Vertragspartner nicht ausreichend zu kennen. Und sich bei den “Alten” Rat zu holen, wird schon unter seiner Würde gewesen sein. Der italienische Zentralstaat hat in der Südtiroler Andersartigkeit immer eine Gefahr gesehen und nicht eine Bereicherung. Das scheint auch weiter so zu bleiben.

Scrì na resposta

Your email address will not be published. Required fields are marked *

You are now leaving BBD

BBD provides links to web sites of other organizations in order to provide visitors with certain information. A link does not constitute an endorsement of content, viewpoint, policies, products or services of that web site. Once you link to another web site not maintained by BBD, you are subject to the terms and conditions of that web site, including but not limited to its privacy policy.

You will be redirected to

Click the link above to continue or CANCEL