Avevo già fatto notare, più di una volta, la presenza di fascisti dichiarati tra i sostenitori di Claudio Corrarati, candidato sindaco di destra a Bolzano. Oggi la Tageszeitung riferisce che un video con Maurizio Puglisi Ghizzi (membro CPI candidato Lega) e Corrarati starebbe creando parecchio scompiglio nell’SVP, che in occasione del ballottaggio si era dichiarata blockfrei.
Nella registrazione si vede il due volte candidato sindaco dei fascisti del terzo millennio, nemico della democrazia, rivolgersi a Corrarati e «dettargli» il da farsi una volta eletto primo cittadino, con quest’ultimo che si limita ad annuire:
Fotogramma del video pubblicato da Tageszeitung: Maurizio Puglisi Ghizzi (CPI) con Claudio Corrarati, barratura mia
La pubblicità, evidentemente, è stata prodotta tra il primo e il secondo turno, visto che si riferisce al ballottaggio del 18 maggio, successivamente vinto da Corrarati.
Mentre però lo «scandalo della fascia» è immediatamente diventato un caso a livello statale, ben difficilmente quello del fascio — il sostegno di CPI a Corrarati — desterà un simile scalpore.
Anzi, analogamente al «caso» di Merano, semmai, sarà l’eventuale rifiuto dell’SVP a governare con questi elementi a far entrare la questione nelle cronache dei media statali.
E questo la dice lunga anche sull’ipocrisia di molti che interpretano il rifiuto di Zeller come un’offesa alla repubblica. A loro infatti la fascia tricolore interessa soprattutto come simbolo nazionale — che in Sudtirolo è anche segno di sottomissione —, mentre collaborano senza problemi con chi, nemico dichiarato della repubblica, esalta la dittatura fascista.
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