Attualmente lo status [della lingua ladina] è molto buono, e questo è un fatto molto positivo. Però la qualità della lingua non è più così buona come 20-30 anni fa. E un altro fatto interessante che osservo nella nostra valle è che anni fa, quando andavo a scuola io, a Ortisei [Urtijëi] si sapeva meglio il tedesco come seconda lingua, adesso invece c’è proprio stato uno sviluppo verso l’italiano — i ragazzi delle elementari e delle medie sanno meglio l’italiano del tedesco, perché abbiamo tanta gente che viene a lavorare nell’ambito turistico e dunque anche i loro figli parlano piuttosto l’italiano.
Per quanto riguarda il sistema [scolastico] ladino, funziona così che la metà delle materie è in tedesco e la metà delle materie è in italiano, facciamo per esempio storia in tedesco e geografia in italiano, abbiamo due ore a settimana in ladino, che sono troppo poche per mantenere la lingua — assolutamente troppo poche. Molti ragazzi capiscono il ladino, però a parlare hanno delle difficoltà.
Sofia Stuflesser, collaboratrice dell’area pedagogica presso l’intendenza scolastica ladina, su Salto (In der Streitergasse – puntata n. 71 – Le lingue invisibili), intervista di Valentino Liberto. Trascrizione ed enfasi mie
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