Fabio Gobbato: Una cosa che non abbiamo ancora nominato, mi sembra, è la questione del commercio. Nella stesura, diciamo, fino a un paio di mesi fa era previsto che… cioè si parlava di «commercio…
Karl Zeller: …gli orari: sono saltati!
…compresa l’urbanistica commerciale e la disciplina degli orari».
Zeller: Resta tutto così com’è oggi.
E invece adesso, appunto, si parla solo di competenza esclusiva del commercio…
Zeller: Questo è solo l’adeguamento all’ex articolo 10.
[incomprensibile]
Zeller: Noi non decidiamo sugli orari di apertura, perché questo è «concorrenza» e quindi non cambia niente.
Eh, questo non è poco. Perché fino [ad] adesso questa era stata venduta anche su…
Zeller: No, no, nessuno la vende più… è stato una richiesta che non è stata accordata. Questo è saltato, il secondo passaggio «commercio», tra le competenze, «inclusa la disciplina sugli orari» è saltato. Cosa vuol dire? Che non c’è.
Estratto dall’intervista di Salto con Karl Zeller (SVP) e Francesco Palermo del 15 aprile 2025 (video). Trascrizione mia.
Secondo i resoconti fatti da alcuni media, il Landeshauptmann Arno Kompatscher (SVP) nella conferenza stampa fatta con il suo collega trentino Maurizio Fugatti (Lega) a Salurn il 18 aprile 2025, avrebbe invece sostenuto che la disciplina degli orari sarebbe inclusa nella competenza del commercio.
Non so dire se tale informazione corrisponde al vero o meno. Ad ogni modo, se effettivamente la riforma dello Statuto esclude tale facoltà — che il Sudtirolo e il Trentino reclamano da molti anni —, si tratta di un risultato veramente magro. In Germania nel 2006 la stessa materia è stata devoluta ai Länder, mentre nella vicina Svizzera decidono i cantoni. Insomma, la tanto decantata autonomia modello del Sudtirolo, che il professor Luca Fazzi recentemente ha definito la «provincia più autonoma di Europa», anche in questo ambito non raggiungerebbe nemmeno il livello di ciò che in vari paesi del continente è competenza di ogni normalissima regione.
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