Secondo quando riferiva il quotidiano A. Adige in data 21 settembre, la Federazione lavoratori pubblici (Flp) si dice contraria alla provincializzazione delle agenzie fiscali, perché potrebbero essere i politici locali a scegliere chi controllare e chi no, mentre «l’azione di vigilanza e controllo da parte di organismi statali è più equa.» Questo sarebbe da ricondurre alla maggiore lontananza dei centri decisionali.
Si tratta di un ragionamento alquanto «esotico», non solo perché insinua minore impegno e maggiore corruttibilità in Sudtirolo che a livello statale (ipotesi contraddetta da tutte le analisi disponibili), ma anche perché è ampiamente riconosciuta e documentata l’incapacità dello stato centrale di contrastare l’evasione fiscale, che secondo l’Istat raggiunge il 18% del PIL o 120.000.000.000 di Euro all’anno (dati 2012).
È un principio riconosciuto quasi universalmente, invece, che la responsabilizzazione dell’autonomia necessiti di abbinare alle sue alte capacità di spesa anche il dovere di riscuotere presso i cittadini i soldi da spendere e da redistribuire. Nessuna realtà, ovviamente, è libera dal rischio di corruzione e/o malversazione — come dimostra il caso SEL — ma un’amministrazione più vicina al cittadino è anche più facilmente controllabile. La soluzione, in tal senso, non può essere il centralismo ma una sempre maggiore trasparenza e «indipendenza» fra controllore e controllato.
Come confermano gli studi internazionali sulla corruzione o sulla governance gli stati più piccoli, dove la distanza fra cittadino e amministrazione è minore, sono mediamente più efficienti e meno corrotti.
Corruzione: ranking e tasso di contrasto alla corruzione (%)
1. Danimarca (100%)
1. Finlandia (98%)
7. Norvegia (97%)
6. Svizzera (96%)
11. Islanda (94%)
12. Lussemburgo (95%)
25. Austria (92%)
29. Cipro (83%)
32. Estonia (79%)
37. Slovenia (76%)
43. Malta (79%)
48. Lituania (66%)
72. Italia (57%)
— Fonte: Transparency International, dati 2012 (2010).
Oltrettutto la provincializzazione delle agenzie fiscali permetterebbe di rendere il servizio più efficiente e moderno, ossia corrispondente alle aspettative dei cittadini sudtirolesi, anche per quanto riguarda il suo funzionamento plurilingue.
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7 replies on “Flp, antiautonomismo sindacale.”
Ich hab das zwar nur stichprobenartig überprüft, aber intressanterweise verhält sich dies, was die Korruption betrifft, auf allen anderen Kontinenten dieser Erde -ausgenommen Europa- genau umgekehrt, egal welches politische Systems gerade vorherrscht.
http://www.transparency.org/cpi2012/results#myAnchor1
http://info.worldbank.org/governance/wgi/index.aspx#home
Wir (BBD) argumentieren im europäischen Kontext. Dass meine Aussagen hier zutreffen, darüber sind wir uns ja anscheinend einig.
Trotzdem hast du, auch was den weltweiten Trend betrifft, meiner Meinung nach nicht Recht:
Unter den 50 am schlechtesten Platzierten befinden sich jedoch nur drei Staaten mit weniger als einer Million Einwohner (= 6%).
Kleinstaaten schneiden also auch im weltweiten Vergleich durchschnittlich (!) besser ab, als große Staaten. Allerdings finde ich für Südtirol vor allem den Vergleich mit anderen europäischen Ländern (siehe Auflistung im obigen Artikel) sinnvoll.
In diesem Zusammenhang von Interesse, dass die konföderierten Gewerkschaften bei den Verhandlungen zum Übergang der Schule zum Land – de facto ging es um den Übergang der Besoldung der Lehrer vom Staat zum Land – mit sehr zentralistischen Argumenten die Interessen von Südtirols Lehrern torpedierten. Ein an den Diskussionen beteiligter Gewerkschafter schilderte mir die zentralistische Geisteshaltung der konföderierten Gewerkschaften durch folgendes vorgebrachte Argument: “Die Besoldung der Lehrer müsse national einheitlich sein”, sprich ein Südtiroler Lehrer dürfe nicht mehr verdienen als ein Lehrer in einem anderen Gebiet Italiens.
Zufälle gibt es nicht: Die soeben von Urzìs AAnC zu CasaPound übergetretene Bozner Bezirksrätin Caterina Foti (deren Vater ihren Ausführungen im heuen AA zufolge ein Carabiniere und Verehrer des Faschismus war) spielt eine führende Rolle bei der Flp. Immerhin: Nach dem Parteiwechsel will sie nun die Muttergewerkschaft UIL vor die Tür setzen.
Ja wie, ja wie? Jetzt ist ein italienweiter Korruptionsskandal aufgedeckt worden, der die staatlichen Steuerkommissionen betrifft. Zahlreiche Mitglieder haben sich systematisch korrumpieren lassen, um Steuerstreitigkeiten zugunsten der Steuerhinterzieher zu »lösen«.
Und das obwohl