Autorinnen und Gastbeiträge →

  • Eine neue Erinnerungskultur.

    Autor:a

    ai

    |

    11 Comentârs → on Eine neue Erinnerungskultur.

    Vor fast genau vier Jahren hatte ich hier die Schaffung eines »positiven« Denkmals für Südtirol angeregt, wo alle Bürger gemeinsam an die Opfer der totalitären Regimes gedenken könnten. Durch das jüngste Abkommen zwischen römischer Zentralregierung und SVP ist jetzt jedoch der Umgang mit den bestehenden, »negativen« Denkmälern wieder mit voller Wucht in den Mittelpunkt unserer Aufmerksamkeit gerückt.

    Während das Mussolinirelief von Hans Piffrader möglicherweise von den Finanzämtern abgehängt wird, ist im Falle des Siegesdenkmals eine sogenannte »Historisierung« wahrscheinlich. Paradoxerweise könnte so mit etwas Mut und Phantasie gerade das Siegesdenkmal Teil eines »positiven« Denkmals werden. Eine Erklärungstafel ist zur Erreichung dieses Ziels jedoch völlig ungeeignet, denn wie groß sie auch sein mag, sie vermöchte es nie, die Monumentalität des Bauwerks von Marcello Piacentini anzufechten oder auch nur zu kommentieren. Sie verkäme unweigerlich zur entbehrlichen Fußnote. Die Erläuterung des Denkmals und der Voraussetzungen für sein Zustandekommen wäre in der sogenannten Krypta besser aufgehoben, wo — wie vorgeschlagen — auch eine Ausstellung über die Greueltaten jener Zeit untergebracht werden könnte.

    Für die Historisierung des Denkmals wäre jedoch erforderlich, ihm in einer ebenbürtigen Sprache zu antworten: Nur so könnte man ihm einen Ausdruck unserer heutigen, demokratischen Sichtweise als Kommentar entgegensetzen. Eine architektonische und künstlerische Umgestaltung seines Umfelds etwa würde das Bauwerk in einen völlig neuen Kontext einbetten und könnte es in einen für Südtirol einmaligen Ort der Erinnerung und des Gedenkens verwandeln. Dadurch wäre der Erhalt des Siegesdenkmals sichergestellt, ohne es als Ort der Huldigung fortbestehen zu lassen. Eine künstlerische Verarbeitung wäre (anders als eine Tafel) auch aus dem urbanen Kontext sofort lesbar — selbst im Vorbeifahren oder mit einem flüchtigen Blick verstünde jeder, dass hier nicht (mehr) der Totalitarismus geehrt wird.

    Freilich würde dem Platz durch eine solche Umwandlung auch eine neue Zentralität zuteil. Dies ist jedoch durchaus wünschenswert, wenn er vom Siegesplatz zum Platz der gemeinsamen Erinnerung wird.

    Siehe auch: 01 02 03 04



    Einen Fehler gefunden? Teilen Sie es uns mit. | Hai trovato un errore? Comunicacelo.
  • Sessant’anni.

    Autor:a

    ai

    |

    23 Comentârs → on Sessant’anni.

    In riferimento all’ottimo articolo di Valentino Liberto (Mussolini come il Minotauro) espongo le mie obiezioni, prendendo spunto proprio dalla citazione di Klaus Wagenbach. A cui contesto una lettura superficiale e unidirezionale. Scrive l’editore che a differenza della Germania l’Italia esibirebbe ai propri figli le vergogne del passato.

    Ma non è affatto vero che a Berlino l’architettura nazista sia stata fatta saltare in aria. Esempi lampanti ne sono l’immenso e centralissimo (ex) aeroporto di Tempelhof, il ministero delle finanze (già Reichsluftfahrtministerium) o l’Olympiastadion, voluto da Hitler in occasione dei giochi olimpici del 1936, e che anche senza croci uncinate non hanno perso nulla della loro impressionante imponenza. Su tutti i monumenti (architettonici e non) è stato fatto un approfondito lavoro di storicizzazione. Allo stesso tempo i riferimenti ai crimini nazisti sono onnipresenti in tutta la capitale: Targhe coi nomi dei campi di concentramento, anche nei luoghi più turistici come il Kurfürstendamm, scioccanti esposizioni — gratuite — sui crimini nazisti (Topographie des Terrors! a due passi da Potsdamer Platz), monumenti alle vittime dell’Olocausto e alle deportazioni (vicino a Brandenburger Tor e davanti ad alcune delle stazioni ferroviarie), museo ebraico e via discorrendo.

    La vera differenza tra i due paesi, a mio avviso, è che in Germania le vergogne del passato vengono esibite — eccome — ai figli in quanto vergogne, senza scampo, senza possibilità  di farne un vanto. In Italia la permanenza non solo dell’architettura, ma anche di monumenti inneggianti al fascismo (e non parliamo nemmeno della particolare sensibilità  di apporli ancora negli anni cinquanta, in un territorio vittima di politiche di snazionalizzazione!) senza alcun commento ed alcuna contestualizzazione non testimonia la capacità  di storicizzare il fascismo, quanto invece la mancata volontà  di confrontarsi diffusamente e pubblicamente con il proprio passato. I panni sporchi si lavano nei dipartimenti di storia o nei libri. In Italia, specialmente a Roma (dove i fascisti stravincono le elezioni scolastiche, se può essere un indicatore), i figli si stanno facendo vanto delle «vergogne» del passato.

    Per me non c’è alcun dubbio che tra Germania e Italia per ora i risultati danno ragione alla via tedesca. Per quanto riguarda l’Italia, lo storico svizzero Aram Mattioli ne ha fornito un’analisi impeccabile.

    Il problema esposto sopra riguarda purtroppo anche il Sudtirolo. Se la via italiana avesse funzionato, se, cioè, le vergogne del passato venissero considerate tali almeno dalle nuove generazioni, ben pochi avrebbero qualcosa da obiettare. Ha ragione Valentino che facendo maturare una coscienza comune i monumenti potevano anche restare — come però si sarebbero anche potuti togliere, senza che questo avrebbe infiammato gli animi. Invece, anche dopo sessant’anni vengono diffusamente considerati non testimoni di una vergogna, ma simboli dell’italianità  di questa terra, «patrimonio ideale degli italiani» (Tomada). Senza le proteste da parte «tedesca» assisteremmo ancora oggi alle sfilate militari in occasione del 4 novembre, e sono passati pochi anni da quando un ministro della repubblica fece depositare una corona davanti al monumento come atto di ripicca.

    Si impone dunque una domanda, per quanto retorica (e già  implicitamente anticipata da Gabriele): Ma quanto tempo si può attendere la maturazione di una coscienza democratica e antitotalitaria? Cinque anni? Dieci? Anche venti. Ma se dopo sessant’anni i monumenti non vengono ancora considerati testimonianze pietrificate di un periodo buio (ma, appunto «patrimonio ideale»), spiace, ma si giustifica una soluzione anche unilaterale (per non dire che si fa impellente).

    Almeno un risultato ora lo si è già  raggiunto: La maggioranza dei partiti italiani si sono autocondannati alla dipendenza da Roma, hanno sempre contato sulla «loro» capitale, perfino per risolvere le proprie beghe interne. Si aspettavano la manna dal cielo e sono stati scaricati per due poltrone tra Roma e Bolzano. Ma ora anche la destra si è resa conto che la partita o la gioca qui o non la gioca. E finalmente se ne sta parlando come non se n’era parlato mai: Apertamente.

    Siehe auch: 01 02



    Einen Fehler gefunden? Teilen Sie es uns mit. | Hai trovato un errore? Comunicacelo.
  • Fiasko?
    Quotation

    Autor:a

    ai

    |

    10 Comentârs → on Fiasko?
    Quotation

    Das Bestreben zur Errichtung eines neuen Kleinstaates in der Größe eines Stadtteiles von München oder Mailand ist in vielerlei Hinsicht ein äußerst fragliches politisches Unterfangen und kann nur als Fiasko enden.

    Aus der heutigen Pressemitteilung der Südtiroler Grünen (»Südtirol ist nicht Katalonien«)

    Die Grünen werfen ihren politischen Gegnern zwar vor, dass sie »nie [aufzeigen], wie die italienische Verfassung abgeändert werden kann und wie für das gesamte Ansinnen eine positive und rechtswirksame Zustimmung in Österreich, in der EU und bei den Vereinten Nationen erreicht werden kann«, zeigen aber selbst nicht auf, warum das Unterfangen »nur als Fiasko enden« kann.

    Hier einige -Gegenargumente 01 02 03 04, eine Kritik an der Ahrntaler Abstimmung 05 aus -Sicht, eine Ungleichung zwischen Südtirol und Katalonien 06 sowie eine Kritik an der grünen Verweigerungshaltung 07.



    Einen Fehler gefunden? Teilen Sie es uns mit. | Hai trovato un errore? Comunicacelo.
  • Quanto costa?

    Autor:a

    ai

    |

    26 Comentârs → on Quanto costa?

    Ein wahrlich unwürdiges Spektakel, wie die SVP dieser Tage mit Kulturminister Bondi ihre Enthaltung bei dessen Vertrauensfrage verhandelt. Unwürdig aber nur für den Minister, der sich gezwungen sieht, in immer unglaubwürdigeren Stellungnahmen zu beteuern, wie sehr er um das Wohl des »Sud Tirolo« bemüht sei. Ich kann meine Schadenfreude nicht leugnen.

    Anders als im Vorfeld der »großen« Vertrauensabstimmung spielt die SVP diesmal mit offenen Karten und stellt politische Forderungen, die den Rechten wirklich weh tun. Unter diesen Voraussetzungen ist es durchaus legitim, dass man sich nicht um staatliche, sondern vordergründig um Südtiroler Interessen schert. Dies umso mehr, als diese Regierung — egal was sie macht (und egal was sie unterlässt) — noch immer unglaublich viel Rückhalt in der italienischen Bevölkerung genießt. Und weil es schließlich egal ist, ob Berlusconi diesen oder einen anderen unfähigen Kulturminister an seiner Seite hat.

    »Unsere« Abgeordneten leisten jetzt, was nur eine Sammelpartei nach außen hin (!) leisten kann, solange wir uns nicht von diesem Staate abnabeln. Es sollte aber klar sein, dass: (a) nicht weniger als umfassende Zugeständnisse bei Siegesdenkmal (Historisierung/Entschärfung), Duce-Relief (Entfernung), Kapuziner-Wastl (Entfernung) sowie Beinhäusern (Historisierung/Entschärfung) fällig sind und (b) es höchstens eine Stimmenthaltung (keine Zustimmung) geben darf.



    Einen Fehler gefunden? Teilen Sie es uns mit. | Hai trovato un errore? Comunicacelo.
  • Poesia.
    Quotation

    Autor:a

    ai

    |

    2 Comentârs → on Poesia.
    Quotation

    Sin dal mio insediamento ho sempre vigilato, infatti, affinché le risorse stanziate durante la responsabilità dei miei predecessori fossero utilizzate esclusivamente per la realizzazione di un progetto condiviso, un recupero che contribuisse a superare le divisioni di un doloroso passato e ad alimentare una memoria in cui si riconosca l’intera comunità del Sud Tirolo.

    Dalla presa di posizione del cosiddetto ministro alla cultura, Sandro Bondi, sul restauro del monumento alla vittoria

    A prescindere dal contenuto, è veramente incredibile che un ministro di destra, ancorché per compiacere la SVP, in una presa di posizione ufficiale faccia uso della denominazione comune, inclusiva e coesiva di questa terra, mentre le istituzioni locali pensano ancora che non si possa fare.



    Einen Fehler gefunden? Teilen Sie es uns mit. | Hai trovato un errore? Comunicacelo.
  • Neue Grenzen für Klassenfahrten.

    Autor:a

    ai

    |

    15 Comentârs → on Neue Grenzen für Klassenfahrten.

    Die Europaregion namens Tirol-Südtirol/Alto Adige-Trentino wächst immer weiter und spürbarer zusammen. So müssen jetzt Schulen grenzüberschreitende Klassenfahrten jedes Mal bei der Quästur in Bozen melden und polizeilich genehmigen lassen. Will zum Beispiel eine Klasse von Gossensass über die (wohlgemerkt »nicht mehr existierende«) Grenze nach Gries am Brenner »verreisen« (laut Google Maps 14,8 km) braucht es zuerst die Einwilligung der Staatsgewalt. Dadurch wird die grenzüberschreitende Freundschaft gefördert — eine eindeutige Verbesserung, wie wir sie seit 70 Jahren nicht mehr gekannt haben.

    Von einem Leserbrief auf diese bedeutende Neuerung aufmerksam gemacht, habe ich am 28. Dezember das Deutsche Schulamt angeschrieben und noch am selben Tag Auskunft erhalten:

    Sehr geehrte Damen und Herren,

    in einem Leserbrief (“Fahrt ins Ausland”), welcher im Wochenblatt ff (Nr. 51-52 vom 23. Dezember 2010) abgedruckt wurde, ist die Rede von einer Meldepflicht für grenzüberschreitende Klassenfahrten. Will ein Lehrer einen Ausflug nach Nordtirol oder München organisieren, muss er – soweit ich das verstehe – in Hinkunft bei der Polizei in Bozen um Erlaubnis bitten. Was ist an dieser Information dran?

    Bei dieser Gelegenheit möchte ich weiters in Erfahrung bringen, ob es stimmt, dass Klassenfahrten ins nördliche Tirol (bzw. allgemein ins Ausland) dadurch erschwert werden, dass die Aufenthaltsgenehmigungen und Ausweispapiere von Zuwandererkindern nur innerstaatliche Gültigkeit haben, für sie also “Schengen” keinerlei Auswirkungen hat. Das stünde freilich im Gegensatz zum in Sonntagsreden häufig bemühten Hinweis, die Grenze existiere nicht mehr. Es wäre schade, wenn junge Zuwanderer zu Hause bleiben müssten oder Klassenfahrten ganz entfielen, nur weil absurde Regelungen dies so wollen.

    Ich danke im Voraus für eine Stellungnahme.

    Die Antwort:

    Sehr geehrter Herr Constantini,

    mit der Verabschiedung der neuen Gesetzesverordnung Nr. 135/2009 zur Anpassung an die EU-Regelung Nr. 444/2009 wird die Pflicht der Ausstellung eines Einzelpasses nach dem Grundsatz “Eine Person – ein Pass” vorgesehen und zwar unabhängig vom Alter des Antragstellers. Seit dem 25. November 2009 benötigen Minderjährige mit italienischer Staatsbürgerschaft für die Reise ins Ausland einen gesonderten Reisepass bzw. einen geeigneten Identitätsnachweis. Die bisher ausgestellten Reisepässe sind von den neuen Bestimmungen nicht betroffen; sie bleiben bis zum Verfallsdatum des Passes gültig. Die neuen Bestimmungen werden also nur für die neuen Anträge angewandt. All die geltenden Bestimmungen über den Kollektivpass und über die Geburtsurkunde zur Ausreise von Minderjährigen bleiben unverändert.
    Insbesondere für die Schulen von Interesse ist, dass Jugendliche unter 14 Jahren nur mehr dann in Begleitung von Personen, die nicht die Erziehungsberechtigten sind, ins Ausland reisen dürfen, wenn die Quästur aufgrund der Einwilligung der Erziehungsberechtigten die sogenannte “dichiarazione di affido” ausstellt (bis November 2009 galt diese Pflicht nur für Minderjährige unter 10 Jahren).

    Minderjährige unter 14 Jahren mit italienischer Staatsbürgerschaft, die in Begleitung einer anderen Person als einem Elternteil, Erziehungsberechtigten oder gesetzlichen Vormund (gemäß Angabe im Reisepass) reisen, müssen somit bei der Ausreise aus Italien besondere Voraussetzungen erfüllen: Wie oben beschrieben, müssen sie eine Erklärung (dichiarazione di affido) der lokalen Polizeidienststelle (Quästur) mit sich führen. Ohne diese Genehmigung können sie das italienische Staatsgebiet nicht verlassen. Diese Einschränkung gilt nur für Personen mit italienischer Staatsbürgerschaft; Minderjährige anderer Nationalitäten sind davon nicht betroffen, da für Ausländerkinder die Bestimmungen ihres Herkunftslandes anzuwenden sind.

    Die neuen Bestimmungen wurden zur Bekämpfung von Kindesentführungen, insbesondere bei getrennten Eltern, aber auch zur Bekämpfung des Menschenhandels mit Minderjährigen erlassen. Dadurch wird mehr Schutz für die Identität des einzelnen Bürgers gewährleistet und demzufolge mehr Sicherheit für die reisenden Kinder.

    In der Anlage finden Sie die Mitteilung des Schulamtsleiters vom 17. November 2010, welche in diesem Zusammenhang für Sie von Interesse sein könnte. Die genannte Mitteilung zu den Klassenfahrten ins Ausland ist samt Anlage auch auf der Homepage des Deutschen Schulamtes […] zu finden.

    Mit freundlichen Grüßen

    Werner Clara
    Amt für Schulordnung 16.1 Ufficio Ordinamento scolastico


    Grenze/ Recht/ Scola/ · · · · · EU/ Euregio/ ·

    Einen Fehler gefunden? Teilen Sie es uns mit. | Hai trovato un errore? Comunicacelo.
  • Grenzwahnsinnig.

    Autor:a

    ai

    |

    9 Comentârs → on Grenzwahnsinnig.

    Dass es in Europa und speziell am Brenner keine Grenze mehr gibt, wird vor allem von Unabhängigkeitsgegnern gerne verlautbart. Und überhaupt: Sie werde jeden Tag weniger spürbar.

    Seit geraumer Zeit ist es möglich, im Binnenmarkt einzukaufen, ohne die Waren an der Grenze verzollen zu müssen. Das heißt für die meisten Südtiroler, dass sie am Wochenende in Innsbruck shoppen können, was durch die Gemeinschaftswährung zusätzlich vereinfacht wird. Was viele nicht wissen: Die grenzenlose Freiheit gilt in dieser unbürokratischen Form nur für Private. Unternehmen und Freiberufler müssen sich eigens eine umsatzsteuerfreie Rechnung ausstellen lassen und dem Zoll in regelmäßigen Abständen eine sogenannte Intrastat-Erklärung vorlegen, in der sämtliche Auslandseinkäufe gemeldet werden — und zwar getrennt für jedes EU-Land, in dem man eingekauft (oder in das man etwas verkauft) hat. Das ist nicht nur bürokratisch, sondern verursacht auch Kosten und Abgaben, sodass es sich mitunter nicht lohnt, für geringe Beträge überhaupt im Ausland einzukaufen. Damit wird die Grenze für Unternehmer sehr spürbar.

    Vergangene Woche nun habe ich von meinem Steuerberater folgende Mitteilung erhalten:

    Bezüglich Einkauf und Verkauf im Ausland gibt es eine neue Gesetzesbestimmung.
    Jedes Unternehmen welches zukünftig Einkäufe und/oder Verkäufe im Ausland tätigen will, muss 30 Tage vor Ausführung eine Erklärung an die Agentur der Einnahmen abgeben.

    Wir bitten Sie deshalb das Formular im Anhang auszufüllen, zu unterschreiben und uns das Original innerhalb 25.01.2011 auszuhändigen.

    Ob es dieses Formular auch auf Deutsch gibt, weiß ich nicht. Ich tippe sogar, dass es sich um eine Vorlage meines (zweisprachigen) Steuerberaters handelt, die in vorauseilender Unterwürfigkeit gegenüber der Steuerbehörde auf Italienisch verfasst wurde.

    Was aber ein richtiggehender Wahnsinn ist: Ich muss jetzt also als Freiberufler schon mindestens einen Monat im Voraus wissen, ob — und vor allem wie viel! — ich im sogenannten Ausland (also ein paar Kilometer von zuhause entfernt) einkaufen will. Wirklich unbürokratisch und realitätsnah. Vermutlich ist bei Nichterfüllung sogar eine Richtigstellung vorzulegen, sonst hätte der Spuk ja keinen Zweck. Die Intrastat-Erklärung entfällt im Gegenzug freilich nicht.

    Die Grenze wird von Tag zu Tag weniger spürbar? Dass ich nicht lache. Wenn das eine Maßnahme sein soll, um Ein- und Verkäufe im Ausland einzudämmen, dann hat sie bei mir ihr Ziel erreicht. Damit will ich nichts zu tun haben. Es lebe das vereinte Europa!



    Einen Fehler gefunden? Teilen Sie es uns mit. | Hai trovato un errore? Comunicacelo.
  • Glücksspiel(-)Autonomie.

    Autor:a

    ai

    |

    3 Comentârs → on Glücksspiel(-)Autonomie.

    Vor wenigen Tagen hatte SVP-Abgeordneter Zeller Herrn Raffaele Fitto als einen »guten Minister« der Berlusconi-Regierung bezeichnet. In einem für seine Partei typischen Anflug von Realitätsverweigerung hatte er zudem behauptet, bis auf sehr wenige Bereiche (wie NISF, Steueragentur und Polizei) hätte Südtirol bereits alle Zuständigkeiten vom Staat übernommen. Nicht nur, dass dies freilich nicht stimmt — selbst dort, wo das Land auf dem Papier eine primäre Gesetzgebungsbefugnis hätte, muss es sich an die »allgemeinen Reformen« des Staates halten.

    Nun werden Zeller und die gesamte SVP gerade vom »guten Minister« auf den Boden der Tatsachen zurückgeholt: Der hat jetzt nämlich den Ministerrat überzeugt, gegen das Südtiroler Glücksspielgesetz vorzugehen. Anders als die Bezeichnung des Gesetzes vermuten lässt, handelt es sich dabei gar nicht um eine eigenständige und umfassende Neuordnung des Glückspiels, wofür die beste Autonomie der Welt natürlich keine Befugnis hat. Mit breiter Mehrheit hatte der Landtag lediglich einige Ergänzungen zur staatlichen Norm beschlossen — etwa, dass in unmittelbarer Nähe von Schulen keine Spielstätten errichtet werden dürfen. Selbst dieses harmlose Gesetz geht den Zentralisten in Rom jetzt zu weit, und es liegt nahe, dass sie vor Gericht Recht bekommen: Landtagspräsident Dieter Steger hatte schon bei Verabschiedung des Gesetzes (in einem Anflug von Realismus) mitgeteilt, der Landtag wäre an die Grenzen seiner Zuständigkeiten gegangen. Und die sind sehr eng gesteckt.

    Siehe auch: 01



    Einen Fehler gefunden? Teilen Sie es uns mit. | Hai trovato un errore? Comunicacelo.

You are now leaving BBD

BBD provides links to web sites of other organizations in order to provide visitors with certain information. A link does not constitute an endorsement of content, viewpoint, policies, products or services of that web site. Once you link to another web site not maintained by BBD, you are subject to the terms and conditions of that web site, including but not limited to its privacy policy.

You will be redirected to

Click the link above to continue or CANCEL